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Manuele-Pirovano

Abbinamenti cibo-vino

La scuola francese e quella anglosassone

Tra le cose che più si vorrebbero capire quando si inizia ad appassionarsi di vino ci sono senz’altro le regole di base dell’abbinamento con il cibo. Il saper scegliere cosa bere su quello che si è preparato per cena è spesso motivo di dilemma; anche perché sbagliare clamorosamente un abbinamento potrebbe significare vanificare gli sforzi fatti in cucina e/o non valorizzare per niente il vino che con tanta cura si è andati ad acquistare.

Nell’articolo precedente abbiamo parlato delle regole di abbinamenti cibo-vino della scuola italiana. In questo articolo andremo invece a parlare della scuola francese e di quella anglosassone.
Gli anglosassoni storicamente, quando bevono vino, si concentrano su quello e difficilmente credono in una valorizzazione di questo accompagnato da un cibo. Mangiano qualcosa di cui hanno voglia insieme ad un vino che vogliono bere. Diciamo che il loro metodo è legato a parametri prettamente soggettivi.
I francesi, già molti anni fa invece, hanno stilato delle vere e proprie regole che sicuramente ci permettono di non sbagliare la sequenza di vini in un pasto, ecco le più importanti e attuali:

-Nessun grande (strutturato) vino rosso può essere servito con pesci, crostacei, molluschi.
-I vini bianchi devono essere serviti prima dei vini rossi
-I vini leggeri devono essere serviti prima di quelli robusti
-I vini freschi devono essere serviti prima di quelli a temperatura ambiente (fatta eccezione per i vini da dessert serviti con i dolci)
-I vini devono essere serviti secondo una gradazione alcolica crescente
-L’ideale è abbinare ad ogni piatto il proprio vino
-Non servire mai un solo grande vino in un pasto (tutti i vini serviti devono avere pressappoco lo stesso livello di qualità)

Queste sono le linee guida per fare tecnicamente un buon abbinamento. Ci vuole un po’ di pratica, ma una volta imparate queste “regole” c’è da divertirsi!

Alla prossima.

Manuele Pirovano

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